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Clero - pedofilia e Dio
Chi è Dio? Per il cristiano Dio è “il tutto”, un tutto infinito e irraggiungibile, ma allo stesso tempo accessibile e palpabile ogni dove e che tuttavia la nevroticizzata mente umana non riesce a contemplare.
Cos’e il Clero? Per clero si intende;, il complesso degli ordini sacerdotali, ì quali per investitura divina, nell’ambito della Chiesa cattolica, hanno il compito di prendersi cura spiritualmente dei fedeli guidandoli, sostenendoli e supportandoli nel complesso percorso di vita terrena.
Cos’è la pedofilia? L’OMS inserisce questa perversione sessuale nel gruppo dei disturbi del comportamento sessuale consistente in un ossessiva attrazione erotica, da parte di soggetti adulti (malati), nei confronti del corpo di infanti e bambini senza distinzione di sesso.
Chiunque con un piccolo sforzo può calarsi con l’immaginazione nella “scena del crimine” qual’è l’abuso sessuale esercitato su un bimbo/a. L’orco è li eccitato, sudato, promanante uno strano cattivo odore ripugnante mentre palpa, tocca, esplora, stupra e dissacra ogni superficie ed ogni orifizio di quel corpicino indifeso e confuso, perseguendo nella sua maniacale ferocia ignorando e dimenticando completamente che quel corpicino è di una persona. Una persona che “sente” confusione e dolore, percepisce strane emozioni e si interroga, il suo dolore è pari al peso di un macigno: è colpa mia, sono sbagliato/a, sono diverso/a. Prova rabbia e vergogna, si sente sempre sporco/a indifeso e incompreso, si chiede perché deve fare quelle “brutte cose e non dirlo a nessuno”, perde il sorriso, la spensieratezza e la sacra ingenuità.
Ma cosa succede se per giunta l’orco indossa l’abito sacerdotale? Generalmente i bambini hanno una mente magica, nel senso che creano la loro realtà almeno nella fase evolutiva della fanciullezza. Il sacerdote proposto e imposto dalla famiglia credente quale figura speciale che si pone fra Dio e l’uomo agli occhi del fanciullo; quindi un individuo percepito come una figura quasi sacra verso la quale gli/le è stato insegnato di avere rispetto e obbedienza, riconoscenza e gratitudine per la sua disponibilità e la sua attenzione quasi come fosse un secondo padre in stretto contatto con Dio.
Il bambino è fiero di tutto ciò e gode della supposta doppia protezione ( mamma; papà; e Padre x), ma arriva il giorno in cui il piccolo abusato/a prende coscienza della bruttura che subisce; a volte odia e rifiuta il suo corpo come se non gli/le appartenesse, prova rabbia verso i genitori che non capiscono, non vedono non lo proteggono; odia quella figura ripugnante che lo perseguita, ma si percepisce solo/a e impotente iniziando a pensare che Dio è un imbroglione e che non sia vero che veda tutto, che ti ami e ti protegga perdendo la Fede e la fiducia negli adulti.
Il bambino abusato è un cratere spento con la morte nel cuore ed il perenne senso di fatica di vivere, oppresso dai pensieri intrusivi di sporco dentro e fuori di se; con rabbia ed odio che scorrono sotto il primo strato della sua pelle e, se non si opta per togliersi la vita, come una mina vacante un giorno esploderà.
Una società che copre, insabbia o sottovaluta tale pietosa realtà merita il castigo di Dio.
Dott.ssa Elisabetta Vellone