Il “riscontro” è un’esigenza innata della mente umana

E’ vero, come spesso mi si fa notare, che sto pubblicando meno sul mio sito. Sono anni che con entusiasmo e passione dono i frutti della mia esperienza professionale, il mio sapere e il saper fare, le mie conoscenze e la mia professionalità affinché tutti e soprattutto i meno attrezzati, in tema di psicologia, possano approfittarne. Porsi domande e solleticare il dubbio è indice di umiltà e intelligenza.

Nessuno nasce imparato, ma senza umiltà e curiosità nessuno imparerà mai nulla. Ho pubblicato centinaia di articoli, ho messo a disposizione numerose tematiche in forma play, ho spaziato ad ampio raggio su centinaia di argomenti relativi alla sofferenza umana.

 Ma in tutti questi anni mai, dico mai ho avuto un riscontro: un grazie, una critica, un apprezzamento o una richiesta di qualunque tipo ed è così che ho cominciato a pensare che è un lavoro inutile, che la gente non è ancora pronta per recepire alcuni messaggi, forse ancora non si avverte l’esigenza di cercare seriamente il proprio benessere e l’armonia oppure si avverte, ma non si crede sia possibile; probabilmente un po’ di orgoglio e di superbia ci mettono lo zampino e quando c’e qualcosa che non va la colpa è sempre di qualcun altro!

Condivido con i miei cari lettori la difficoltà di attribuire le cause, del “tanto” marasma psicologico ed emotivo, anche alla propria persona oltre che ad un sistema sociale  impazzito e dove la gestione è in mano a individui ai quali poco importa o non comprendono il disagio psicologico che incombe, ma io resto disponibile: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. oppure
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Scriverò ancora sulla persona e sulla psiche e mi piacerebbe arricchirmi anche dallo scambio con i miei lettori. Come da titolo: “Il “riscontro” è un’esigenza innata della mente umana.

  Chissà!

Dott.ssa Elisabetta Vellone