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Genialità o depravazione di massa?
In tempo di crisi economica, nel nostro piccolo- grande paese, si possono sfogliare pagine sociali fra le più variegate. Una di queste, da prime posizioni, è la pagina della generosità dell’italiano; siamo fra i più fervidi in faccende di aiuti e solidarietà. Vedi il fenomeno raccolta di fondi per la ricerca, la solidarietà pro popolazioni disastrate; vedi le associazioni di volontariato pro disagiati ecc. .Altra pagina da primi posti è l’arte dello scandaloso: bambini abusati in seno alle famiglie, nei luoghi della formazione: asili, scuole, ambienti sportivi; cibi contraffatti o nocivi alla salute; appropriazioni indebite ad opera di personaggi di spicco. C’è poi la pagina della pubblicità: auto nuova per tutti, tecnologia ultimo grido per tutti, corpo giovane e bello per tutti, vacanze da sogno per tutti. C’è poi quella della povertà, con i poveri disoccupati, poveri perché sanno solo lavorare onestamente e se il lavoro non c’è possono solo impoverirsi; il povero fa la spesa al mercatino all’ultima ora perché gli scampoli della merce in esaurimento costano poco, si copre di abiti reciclati, usati, dismessi dagli agiati, qualcuno fa , per così dire, la spesa nei contenitori della nettezza urbana. E poi c’è la pagina dello sport, le griffe, gli stadi gremiti, i calciatori con stipendi miliardari, le scommesse, le partite pilotate. C’è la pagina delle nevrosi con gli attacchi di panico, l’insonnia, le depressioni, le cure dimagranti, la rabbiosità sempre più operativa, si uccide con crescente disinvoltura e convinzione. C’è la pagina del divertimento con i night, la discoteca da mezzanotte all’alba, lo spinello, le pasticche, la cocaina, l’eroina, la birra ,i super alcolici il sesso libero con all’alba la coda di minorenni negli ospedali a prendere la pillola del giorno dopo. C’è poi una pagina molto impegnativa: trovare il modo per fare soldi se non si accetta di essere un “povero”.C’è il gioco legalizzato usufruibile in una miriade di forme, però ci vuole fortuna, c’è lo spaccio che non richiede neanche la maggiore età, c’è il traffico di sostanze, ci sono i furti e le rapine adatte anche per mini-gang, ci sono le truffe, c’è la prostituzione anch’essa senza limiti di età, attività, quest’ultima che non richiede investimenti, ne una sede specifica, ne una particolare preparazione. Del resto gli esempi in merito non mancano se una prostituta/o di alto rango riceve compensi fino a cinquemila euro a prestazione, perché no! Perché non farci un pensierino, in fondo non costa nulla e ti permette di avere i santi soldi in tasca! Questo è esattamente ciò che ha pensato Maria una delle tante marie o mario fra i nostri giovani. Maria ha 12 anni compiuti, frequenta la seconda media, figlia di genitori separati a scuola è sulla sufficienza, ma in effetti ha una mente geniale: lei con 15 euro “la fa vedere”, con trenta “la fa toccare”, con 50 “partecipa e condivide”. Questa giovanissima è davvero un genio dotata di capacità di problem solving, ha imparato dagli adulti esattamente tutto ciò che gli hanno insegnato, alla barba del lavoro e della crisi economica.
Elisabetta Vellone