Cerca
Login
Chi è online
142 visitatori online
Nuvola delle parole
genitore tutti scuola possibile nostra dello delle umano propria prima società grande condizione nella parte essere incontro senso molto crisi mentale giorno nostro mente capacità altri fenomeno lavoro anche cookie psiche giovani persona esperienza propri tempo soprattutto quando famiglia sempre personale persone bambini Lavoro figli stato mondo umana proprio sociale
Home Pubblicazioni Pro-post@ Lavoro Il lavoro nel fango/ il fango nel lavoro
Il lavoro nel fango/ il fango nel lavoro
Margherita è una donna sui 45 anni. Nata nel centro Italia non ha mai conosciuto i genitori. I suoi ricordi partono dagli otto anni periodo in cui riferisce di ricordare un grande ambiente dove c’erano mucche e vitelli che di notte la svegliavano; c’erano anche altri due bambini e c’era un ...
ragazzo di quattordici anni, figlio del padrone delle mucche, che le faceva fare delle strane cose di sesso minacciandola di darla in pasto agli animali se avesse parlato. A dieci anni di età venne portata in un istituto per orfani dove rimase per circa due anni in attesa di adozione. Il ricordo più disturbante, di tale luogo, è relativo alle pratiche della pulizia personale la sera prima di andare a letto. Il suo compito era aiutare l’incaricata del posto a far fare il bagnetto a tutti i bambini; lei era sempre l’ultima e dopo averlo fatto doveva fare delle strane cose di sesso con quella donna. Margherita era convinta che si doveva fare così, era convinta che molti bambini lo facessero, perché erano quelli ai quali si voleva più bene ed obbediva. A dodici anni le dicono che è stata adottata e che d’ora in poi andrà a vivere in una famiglia che si occuperà di lei con tanto di mamma e papà. Ora ha una casa ed un cognome. La ragazza all’età di quindici anni supera l’esame di terza media. Suo padre “era buono”, racconta, perché le dava una casa e tutto quello di cui si ha bisogno, ma a lei non piaceva quando si avvicinava in quel certo modo, le ricordava il padrone delle mucche e sentiva una gran puzza. Andando a scuola Margherita si era fatta delle amicizie con le quali parlava di molte cose ed era diventata un po’ meno sprovveduta, più smaliziata. Un giorno suo padre voleva fare delle cose di sesso esagerate; la ragazza si defila e lo va a denunciare ci fu un processo, perizie torturanti e l’arresto dell’uomo. Margherita ha un carattere mite, grande lavoratrice tutto fare, è instancabile, non si lamenta mai ed ha uno spiccato senso del dovere. Per guadagnarsi da vivere fa di tutto: la casa, il giardino, l’orto, la cucina. Un giorno la informano che la signora x, moglie di un noto personaggio della politica, con una villa enorme e tre bambini cerca una collaboratrice domestica tutto fare. Margherita si presenta ed accetta entusiasticamente il periodo di prova. Da brava lavoratrice indefessa fa di tutto e non si ferma, se non ritiene di aver finito il suo lavoro. Dopo una ventina di giorni, la signora x le comunica che la prova è finita e che non l’ha superata. Margherita è sorpresa e tormentata, non riesce a capire perché; quella villa aveva cambiato aspetto nelle sue mani. Accetta il verdetto e poi, qualche giorno più tardi chiama al telefono la signora x chiedendole se comunque poteva avere il suo compenso per quel periodo di prova, ma la signora adirata le risponde che le aveva già dato tutto e che non si doveva più permettere di chiamare altrimenti l’avrebbe denunciata alle autorità. Margherita va in terapia. Di zone di fango nel mondo del lavoro ce ne sono tante, ma le più sporche sono quelle in cui il lupo si veste da agnello per sbranare vigliaccamente le sue prede.
Dr.ssa Elisabetta Vellone