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Home Pubblicazioni Psicologia del Benessere e della Salute quarto incontro con Maria 2^ parte
quarto incontro con Maria 2^ parte
non è vero che sono inguardabile, perché quando la gente mi saluta significa che prima mi ha guardata, io stessa mi posso guardare quando voglio davanti allo specchio senza che crolli l’universo e questo dimostra che sono guardabile come tutti gli oggetti, le persone e le cose di questo mondo;non è neanche vero che ... ho gli occhi da morta per il fatto che sono viva e per sapere come sono i miei occhi da morta dovrei prima morire, ma non essendo mai morta non posso assolutamente avere gli occhi da morta, ne sapere come potrebbero essere.Ecco io ho scritto i miei pensieri della confuta applicando il tridente, ma non ho impostato il lavoro in ABC, perché mi sono un po’ persa ed ora non so se le mie emozioni sono giusteD – Maria hai fatto un ottimo intervento di ridefinizione dei pensieri irrazionali, per quanto riguarda lo schemino ABC è semplice: parti sempre dal considerare il punto C ovvero il problema che intendi risolvere; quindi a six poni l’A ovvero la situazione (evento) in cui avverti il problema emotivo o disturbo; infine trova i B ovvero i pensieri spontanei che fai su quell’A e che sono responsabili del disagio che avverti a questo punto con lo schemino ed i suoi tre tempi sotto gli occhi inizia la discussione o disputa dei B usando il tridente. Probabilmente, essendo passata subito alla discussione dei B ti è sembrato di aver fatto confusione, ma questo non è un danno, perché nella sostanza gli effetti li ottieni solo che poi puoi aver la sensazione di non sapere dove ti trovi. Ora questo lavoro lo farai da domani, per iscritto tutti i giorni per tre volte al giorno come da protocollo. Intanto, come anticipato, vogliamo accennare all’inserimento dei: d-e (vedi art.li sul funzionamento mentale). Dato l’ABC il nostro desiderio è :produrre il cambiamento che mi consente di non avere più la sofferenza che ho: pensiamo allora al punto –d- come al punto della discussione che ormai conosci e che ci consente di raggiungere – l’e – ovvero il modo in cui mi vorrei sentire in quella stessa situazione A.; la domanda da porsi è: come vorrei sentirmi rispetto alla stessa situazione – evento- (nel tuo caso) invece che vergognarmi di me ? Come ulteriore compito a casa questa settimana cercherai di individuare il tuo –e- cioè scriverai esattamente come ti piacerebbe sentirti quando pensi a te stessa.
Dr.ssa Elisabetta vellone