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Il trauma psichico - 4^ parte
Il trauma psichico - 4^ parte
Nel disturbo agorafobico il soggetto manifesta una paura smodata ad attraversare uno spazio aperto. L’esperienza angosciosa paralizzante (ansia del disagio) consiste in una presunzione di esposizione a grave pericolo con fantasie di perdita di riferimenti, ovvero perdita del controllo. Il trauma alla base di tale disturbo è da ricercare in un evento in cui il soggetto ha sperimentato l’impossibilità o impotenza personale a proteggere se stesso.
Nel comportamento rabbioso/aggressivo le relazioni interpersonali del soggetto sono caratterizzate da atteggiamenti generalizzati di ostilità ed aggressività sostenute da convinzioni di fondo secondo le quali bisogna difendersi dagli altri poiché sono “cattivi e minacciosi”. In questo disturbo in cui evince la matrice di rabbia repressa, ... appare evidente come il trauma si sia realizzato in una circostanza in cui il soggetto ha ricevuto grave torto o ingiustizia immeritati. La rabbia repressa nell’esperienza traumatizzante rimane attiva e si ripropone ogni volta che il soggetto entra in relazione con gli altri.
Tendenza ad auto colpevolizzarsi Questo tipo di nevrosi è caratterizzata da una presunzione automatizzata ad attribuire alla propria persona la colpa di tutto ciò che non va, sia nel proprio ambiente sia alle persone del proprio ambiente. Il piccolo delirio, di “responsabile del danno”, generalmente si edifica in seguito ad un trauma nell’età dell’egocentrismo infantile, quando appunto la persona si pone al centro del suo mondo e la qualità delle esperienze di vita vengono tradotte in qualità del Se. Ad es: la coppia genitoriale che si insulta e si picchia è tradotta dal piccolo/a come fenomeno dovuto alla sua presenza (è colpa mia).
Disinteresse, passività, mancanza di entusiasmo.
“Non sono in grado”,” non sono capace” “non lo capisco”, sono le convinzioni irrazionali che sostengono questa disfunzione. Il trauma in questo caso consiste in una inibizione significativa del “bisogno di esplorazione e conquista”, dell’ambiente intorno a se, relativa ai primi mesi di vita in coincidenza con l’acquisizione del senso della realtà. L’inibizione di detto istinto (bambino trascurato) comporta l’elaborazione del senso di inadeguatezza del Se, paura ed evitamento.
Nel prossimo spazio saranno considerate le modalità di intervento tese a risolvere i problemi considerati.
Dr.ssa Elisabetta Vellone